IL POST – 18/04/2017
Il capo di SpaceX e Tesla teme che un giorno le AI possano diventare troppo potenti e che possano distruggere l’umanità: per questo prende precauzioni (a modo suo).
Da una persona che ambisce a far colonizzare Marte all’umanità, tra le altre cose, non ci si aspetterebbe scetticismo sul futuro delle intelligenze artificiali (AI) e il timore che potrebbero essere «la più grande minaccia all’esistenza dell’umanità». Invece Elon Musk, l’amministratore delegato di SpaceX e di Tesla, è abbastanza preoccupato per ciò che potrebbero diventare le AI se mai dovessimo perdere il controllo su di loro. Ha parlato per la prima volta dei suoi timori nei confronti delle AI nel 2014, durante un discorso tenuto al Massachusetts Institute of Technology (MIT) e poi ha cominciato quella che i suoi critici hanno chiamato la «crociata di Elon» anche nei fatti: nel 2015 ha fondato, insieme a Sam Altman, presidente dell’acceleratore di startup Y Combinator (che tra le altre cose ha permesso a Airbnb e Dropbox di diventare quello che sono), l’organizzazione non governativa OpenAI il cui scopo è sviluppare un sistema di AI open source. In pratica ha deciso di condurre la sua battaglia “contro” le AI provando a sorpassare le aziende che stanno lavorando per svilupparle sempre di più.